Sindrome dell'Ovaio Policistico (PCOS) e Alimentazione
La sindrome dell'ovaio policistico (PCOS) è un'endocrinopatia comune che interessa il 4-12% delle donne in età riproduttiva. Le caratteristiche della PCOS possono essere sintetizzate in: 1. aumentata secrezione di androgeni da parte dell'ovaio e del surrene; 2. segni e sintomi indotti dall'iperandrogenismo (acne, irsutismo, alopecia, anovulatorietà, irregolarità mestruali); 3. aumentata resistenza all'insulina in una alta percentuale di casi.
Sovrappeso/obesità e insulino-resistenza sono strettamente correlati tra di loro, in quanto i primi, riducendo la captazione periferica dell'insulina inducono una iper-produzione da parte del pancreas. L'insulina circolante, favorisce così l'accumulo di grassi negli adipociti e l'aumento ponderale, inducendo un circolo vizioso. Fortunatamente ci sono alcuni accorgimenti che si possono attuare per rompere questo circolo, prevenire o trattare l'obesità e favorire la ripresa dei fisiologici cicli ovulatori e la fertilità. Questi interventi prevedono modifiche dello stile di vita, fondamentali per prevenire l'aumento ponderale e contrastare l'insulino-resistenza. Nelle pazienti con PCOS, una condizione di normopeso accompagnata da una corretta alimentazione e un' adeguata attività fisica, è fondamentale per migliorare il quadro metabolico e ormonale, favorendo il ripristino delle condizioni fisiologiche.
Dieta e PCOS
Per mantenere un corretto peso corporeo è necessario intervenire sull'alimentazione che deve essere il più equilibrata possibile. Non bisogna ricorrere a restrizioni alimentari brusche o estreme, perché possono compromettere lo stato di salute, bisogna invece cambiare in modo equilibrato le scelte alimentari e puntare a migliorare la varietà della dieta con alimenti di qualità, a frazionare bene i pasti nell'arco della giornata e ad evitare gli alimenti ricchi di grassi saturi e zuccheri semplici. Inoltre è importantissimo agire sul peso corporeo facendo attività fisica costante: ciò non vuol dire necessariamente svolgere un tipo di attività fisica programmata, bensì cercare di muoversi il più possibile (facendo passeggiate, scegliendo di prendere le scale anziché l'ascensore, cercando di stare il meno possibili seduti, usando di meno l'auto), vale a dire essere quindi più attivi in generale.
Consigli per seguire un'alimentazione corretta e bilanciata:
1) Limitare gli zuccheri semplici e porre attenzione all'indice glicemico. Gli zuccheri sono fonte di energia immediata ma bisogna fare attenzione in caso di insulino-resistenza o predisposizione ad essa, come nel caso della PCOS. Questo non vuol dire che gli zuccheri debbano essere eliminati, tuttavia andrebbero consumati in quantità controllate e soprattutto cercando di evitare di consumarli da soli, inserendoli in pasti che comprendano alimenti che ne modulino l'assorbimento e ne riducano l'indice glicemico.
Per abbassare l'indice glicemico è importante: • consumare cereali e derivati in forma integrale • prediligere le cotture "al dente" e i formati di pasta lunga (spaghetti, linguine...); • aumentare il consumo dei legumi; • consumare sempre una porzione di verdura all'interno del pasto; • limitare il consumo di patate e preferire quelle novelle, cotte con la buccia e associate ad una porzione di verdura; • evitare di consumare troppa frutta, attenendosi alle 2 porzioni giornaliere; • evitare i dolci contenenti zuccheri facilmente disponibili (caramelle, torte, creme, bibite gasate, succhi di frutta...)
2) Incrementare il consumo di frutta e verdura, cereali integrali, legumi ed alimenti
naturalmente ricchi di fibra
3) Limitare l'assunzione di grassi, scegliendo quelli di qualità (ad esempio olio extravergine d'oliva): moderare la quantità di grassi e oli usati per condire e cucinare prediligendo il consumo a crudo di oli extravergine d'oliva o di semi (arachide, mais, girasole). Evitare il consumo di grassi da condimento come burro, lardo, strutto, panna.
In conclusione l'obiettivo primario della dieta per l'ovaio policistico è ridurre il peso corporeo, se eccessivo, e migliorare la sensibilità dei tessuti all'insulina.