Reflusso Gastroesofageo e Alimentazione

Il reflusso gastroesofageo è la più frequente patologia del tratto digestivo superiore ed è causata dal passaggio retrogrado del contenuto gastrico nell'esofago. I sintomi piuttosto fastidiosi: i pazienti lamentano un bruciore alla bocca dello stomaco (dovuta all'azione lesiva dell'acido cloridrico) e il rigurgito del bolo alimentare (a volte fino alla bocca) nelle due ore successive al pasto.

Tra le cause di reflusso gastroesofageo troviamo:

  • l'alterata funzionalità dello sfintere
  • il non corretto funzionamento della peristalsi dell'esofago (movimento di contrazione della muscolatura dell'esofago) e, spesso in associazione, un rallentato svuotamento gastrico
  • alterazioni salivari
  • la gravidanza
  • l'obesità e il sovrappeso
  • il fumo
  • la presenza di un'ernia iatale
  • la presenza di ansia e stress
  • una dieta alimentare scorretta.

Tra gli alimenti da evitare ci sono: la caffeina, le bevande gassate, l'alcol, i carminativi, l'aglio, la menta piperita, la menta verde, le spezie, il cioccolato, il latte intero, alcuni tipi di frutta e verdura.

Per evitare il reflusso gastroesofageo, oltre a evitare di consumare i cibi che ne possono causare i disturbi, è necessario anche osservare alcuni comportamenti alimentari. E' fondamentale evitare le abbuffateevitare di coricarsi subito dopo avere mangiato ed è importante mangiare lentamente.

Nella maggior parte dei casi la sintomatologia viene alleviata grazie ad un'alimentazione ad hoc per il reflusso gastroesofageo. Il biologo nutrizionista può aiutare il paziente elaborando un piano alimentare personalizzato. 

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