Diabete di tipo 1 e Alimentazione

27.05.2024

Il diabete tipo 1 è una patologia autoimmune che dipende da una complessa interazione tra fattori genetici e ambientali per la quale non sono state ancora individuate con certezza le cause scatenanti. I principali fattori di rischio sono i seguenti.

  • Fattori genetici - La presenza di alcuni geni aumenta il rischio di sviluppare il diabete tipo 1.
  • Fattori geografici - L'incidenza di diabete tipo 1 all'interno della popolazione aumenta man mano che ci si sposta dall'Equatore: l'incidenza più alta si registra nei Paesi del nord Europa.
  • Fattori infettivi – L'esposizione ad alcuni virus, in chi è geneticamente predisposto, può scatenare la risposta autoimmunitaria contro il pancreas.

L'alimentazione di una persona con diabete tipo 1 deve essere varia ed equilibrata, secondo quanto previsto nelle raccomandazioni nutrizionali della popolazione italiana riportate nei LARN (Livelli Assunzione Raccomandati Nutrienti).

I pasti che richiedono dosi farmacologiche maggiori sono quelli ricchi di carboidrati pertanto è fondamentale conoscere il contenuto in carboidrati (zuccheri semplici o complessi) dei diversi alimenti (counting dei carboidrati) per poter dosare correttamente l'insulina ai pasti.

I carboidrati sono contenuti soprattutto nei cereali, nella frutta e in alcuni ortaggi (patate, carote), nel latte, nel miele, nello zucchero da tavola, nei dolci che li contengono (bevande incluse) ed in alcuni alimenti cotti (cereali tostati, crosta del pane), e, per il loro calcolo è necessario tenere conto sia della qualità (zuccheri semplici o complessi) sia del contenuto in proteine, grassi e fibre del pasto, che può influenzarne l'assorbimento a livello intestinale.

È importante ridurre il consumo di zuccheri semplici e preferire i carboidrati complessi (es. pane, pasta, riso, fette biscottate), ridurre il consumo di grassi, in particolare grassi saturi, incrementare il consumo di fibra, consumare 5 porzioni al giorno tra ortaggi e frutta, variando i colori, e preferire pane e pasta integrale.

Il diabete tipo 1non può essere prevenuto, in quanto sono ancora poco chiari i fattori di rischio che interagiscono con la predisposizione genetica scatenando la reazione autoimmunitaria.

È, tuttavia, possibile prevenire, posticipare l'insorgenza o ridurre la gravità delle complicanze, mantenendo quanto più possibile stabili nel tempo i valori glicemici. Per fare ciò, è importante che la persona con diabete tipo 1 sia consapevole della propria condizione e sia in grado di gestirla nella vita quotidiana, seguendo regolarmente e correttamente la terapia con insulina ed effettuando i controlli necessari prescritti per il monitoraggio della malattia, e adotti uno stile di vita sano e attivo che preveda alimentazione corretta e adeguata attività fisica.


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